Nel corso della trasmissione “Quelli che…” in onda sui 98.100 di Radiosei è intervenuto Sérgio Conceição, ex centrocampista della Lazio, Campione d’Italia nel 2000, intervistato dal nostro direttore Guido De Angelis. Di seguito le sue parole:
ERIKSSON E LA LAZIO DELLO SCUDETTO – “Era una persona meravigliosa oltre che un grande allenatore, un gentleman. Tutti i giocatori erano attaccati a lui, nonostante avessimo uno spogliatoio pieno di personalità diverse, lui gestiva tutti questi caratteri. Sono dispiaciuto per quello che è successo, ma ha gestito gli ultimi giorni della sua vita con positività, come ha sempre fatto. Non sgridava mai i suoi giocatori, era una persona calma e tranquilla, per il suo modo di fare con i calciatori eravamo tutti attaccati a lui. Eravamo una famiglia e tutti avevamo una fame di vincere incredibile. Io volevo giocare tutte le partite e mi arrabbiavo quando non scendevo in campo, ma la squadra era troppo forte. Sarebbe ingiusto trovare un giocatore più importante degli altri, anche chi giocava poco come Boksic faceva la differenza, tutti erano fortissimi. Mi dispiace non aver vinto la Champions League, ci siamo fermati con il Valencia, ma abbiamo vinto molto anche in Europa”.
FAMIGLIA – “Sergio gioca a Cipro, Rodrigo nello Zurigo e Moses nella seconda divisione portoghese. Francisco è molto forte, salta l’uomo ed è veloce, ha fame di vincere“.
LAZIO – “Alla Lazio mi sono trovato benissimo, torno spesso a Roma. I tifosi mi sono rimasti nel cuore, l’anno scorso ero in diretta in Italia e ho detto «Forza Lazio» perchè sono un appassionato della gente laziale, che mi ha accolto benissimo”.
Per riascoltare l’intervento: https://megaphone.link/CIRCUITOGRANDIRADIOSRL5711136182
Di Matteo Selli