Archiviati i sorteggi dell’Europa League 2024/25, i tifosi biancocelesti non vedono l’ora di sapere di più su quelle che saranno le otto avversarie delle aquile in questa prima fase di competizione. Tra i club in prima fascia i capitolini affronteranno il Porto allo Stadio Olimpico di Roma, esattamente come due anni fa, nei sedicesimi di finale, che hanno poi visto la formazione portoghese avere la meglio. Andiamo, di seguto, a scoprire tutte le informazioni sui biancocblù.
COME SI È CLASSIFICATO – Nella scorsa stagione il Porto è arrivato terzo con 72 punti in 34 gare, nella Liga Portugal 1, alle spalle di Sporting (campione) e Benfica che si trovavano rispettivamente a 18 e 8 lunghezze di distanza. La terza posizione ha consentito ai Dragoni di accedere direttamente all’Europa League senza dover affrontare turni preliminari.
FORMAZIONE TIPO – (4-2-3-1): Diogo Costa; Fernandes, Zè Pedro, Otàvio, Galeno; Estaquio, Varela; Pepè, Gonzalez, Jaime; Omorodion.
LA STELLA – Tra i prospetti più interessanti della squadra portoghese c’è certamente quello di Samu Omorodiom. Arrivato dall’Atletico Madrid per 15 milioni di euro più il 50% sulla futura rivendita, il centravanti spagnolo classe 2004 si è messo in mostra nella stagione 2022/23 con l’Under 19 del Granada segnando 14 gol in 29 gare della stagione regolare, prima di avere un impatto decisivo nei playoff promozione della Segunda Federation. L’anno successivo è dunque arrivata la promozione in prima squadra con gol all’esordio assoluto in Liga contro l’Atletico Madrid, proprio contro il club che lo ha acquistato pochi giorni dopo esercitando la clausola rescissoria da 6 milioni di euro presente nel suo contratto. Omorodion, nella scorsa stagione, ha giocato in prestito all’Alaves e in 35 gare (22 dall’inizio) ha messo insieme 9 gol e un assist. L’ex Atletico è alto più di un metro e 90 e possiede anche un gran fisico che lo rende difficile da spostare quando si trova spalle alla porta. Al classe 2004 non mancano neanche tecnica e velocita, quest’ultima specialmente nei primi metri. Dovrà certamente migliorare per quanto riguarda le conclusioni in porta, come dimostra il dato piuttosto basso di xG (11.49) nella scorsa stagione di Liga.
L’ALLENATORE – Storico vice dell’ormai ex tecnico del Porto Sérgio Conceição, Vitor Bruno, classe 1982, all’età di 28 anni decide di abbandonare la carriera da calciatore per per conseguire la laurea in Scienze Motorie ed affiancare il padre, Vítor Manuel, una vera istituzione della panchina in Portogallo. Dopo un’iniziale esperienza in Africa, più precisamente in Angola e poi in Algeria, nel 2009 rientra in Europa e per 2 stagioni lavora da assistente di Augusto Inácio. A partire dal 2011/2012, il portoghese entra a far stabilmente parte dello staff tecnico di collaboratori dell’ex calciatore di Lazio e Inter. Dall’Olhanense al Braga, dall’Académica al Vitória, passando anche per Nantes, Bruno e Conceição dal 2017 si insediano sulla panchina del Porto. Negli anni nsieme vincono 3 campionati, 4 Coppe nazionali, 3 Supercoppe e una Coppa di Lega. Inoltre, in questi 7 anni da vice, Bruno guida in prima persona la squadra per 17 partite, senza mai perdere. Da quest’anno toccherà a lui risollevare le sorti dei biancoblù. Stavolta, però, sarà chiamato a farlo in solitaria.
PRECEDENTI ALL’OLIMPICO – Sono soltanto due i precedenti tra Lazio e Porto nella Capitale. Entrambe le gare si sono giocate in Europa League e sono terminate in pareggio con i risultati di 0-0 (stagione 2002/03) e 2-2 (stagione 2021/22).
Di Simone Di Stefano