Nel corso della trasmissione “Quelli che…” in onda sui 98.100 di Radiosei è intervenuto Luca Balbinetti, conosciuto sui social come “Il critico calcistico” che ha analizzato il gioco della Lazio di Baroni. Di seguito le sue parole:
BARONI E IL SUO CREDO TATTICO – “Il caposaldo del gioco di Baroni può essere il gioco laterale, la Lazio di Sarri era tra le ultime per cross. Quest’anno può essere un’arma, così come la riaggressione dopo aver perso palla. Il Verona di Baroni è stata prima per contrasti vinti, il modo in cui si allena porta a numeri così importanti. Dobbiamo aspettarci tanto dalle mezz’ali in fase offensiva“.
FASE OFFENSIVA – “Mi aspetto come detto tanto coinvolgimento dei terzini. La Lazio sarà tanto verticale e si allargherà sugli esterni, in questo senso mi aspetto un grande apporto di Tavares e Lazzari. Potrebbero giocare insieme, con Rovella a fare il lavoro sporco per compensare. Credo che Zaccagni farà una grande stagione, l’aiuto dei terzini possono favorire gli uno contro uno, perciò in generale le ali potranno beneficiarne. Rovella è chiamato alla stagione decisiva, sarà centrale dal punto di vista difensivo, perchè questo modo di giocare presta il fianco a tanti contropiedi. Dovrà essere bravo anche a verticalizzare, cosa che non era abituato a fare al Monza. In attacco credo che Castellanos sia perfetto per il gioco laterale: è fortissimo nello stacco di testa e nell’attacco al primo palo. Dia è invece molto più goleador, è stato il giocatore con la percentuale più alta di conversione degli expected goals“
FOLORUNSHO – “È stato il vero jolly del Verona dell’anno scorso, sia in fase offensiva che difensiva. Assomiglia molto a Guendouzi, ma più tecnico e più pericoloso, porterebbe dei vantaggi ma secondo me servirebbe un altro profilo“
PRO E CONTRO – “Il pro è una produzione offensiva molto grande, con però un coinvolgimento limitato del centrocampo, se non nell’inizio della costruzione. I contro sono la condizione fisica: se non sei al 100% questo tipo di gioco non riesce, mentre per la fase difensiva saranno determinanti le preventive. La Lazio dovrà perciò essere stretta, sarà un ibrido tra zona e uomo, si lascerà libera interpretazione. Sarà importante la densità a centrocampo“
Di Matteo Selli