Nel corso della trasmissione “Quelli che…” in onda sui 98.100 di Radiosei è intervenuto il nostro direttore Guido De Angelis. Di seguito le sue parole:
”Per la prima volta ieri sono andato allo stadio con la voglia di scoprire la nuova Lazio. Mi è piaciuto molto il Taty Castellanos, l’anno scorso ha fatto fatica, ieri non aveva le imbucate di Luis Alberto e Felipe Anderson, eppure è stato decisivo. Il gol del pareggio se lo è costruito da solo. Per il primo tempo la Lazio non mi è piaciuta, tranne per la parte finale, in cui Noslin esce dal guscio e mette un pallone per la testa di Castellanos, che poi si prende il rigore. Adesso sono contento di avere anche Dia, è importante avere competizione lì davanti. La squadra è ancora acerba, c’è qualche problemino di collegamento tra centrocampo e difesa, il Venezia, che non è una corazzata, riusciva comunque a metterci in difficoltà nelle ripartenze. Zaccagni ormai è diventato il nostro Luis Alberto, l’uomo dai piedi più puliti in una Lazio muscolare. Voglio parlare di Dele-Bashiru, che potrà diventare l’idolo dei Laziali. Mi ricorda molto Mudingayi, un giocatore operaio che piace alla gente per la rabbia e la forza fisica. Il nigeriano è forte sulle gambe e dal punto di vista fisico, ma deve migliorare tecnicamente, comunque è promosso. Adesso mi chiedo se sia necessario puntare a Folorunsho, che per caratteristiche non ci serve, dovremmo invece cercare qualità a centrocampo. In difesa spero torni Gila il prima possibile. Casale non riesce ad uscire dal tunnel imboccato nella scorsa stagione. Per Rovella invece ero preoccupato per la pubalgia, invece ieri c’è stato e ha giocato bene, ma deve fare di più, da lui ci aspettiamo tanto”
Di Matteo Selli