Al termine di Lazio-Venezia 3-1 il mister Marco Baroni è intervenuto in conferenza stampa dalla pancia dell’Olimpico.
Che gara è stata?
Devo ringraziare i ragazzi, siamo partiti andando sotto per un errore, ma la squadra ha portato pressione, ha fatto un buon palleggio, deve migliorare nell’utilizzo della sfera e deve essere aggressiva nel recupero palla. Giocare contro due trequartisti non è facile, i difensori sono stati aggressivi. Devo ringraziare la squadra per l’atteggiamento, ma c’è tanto da lavorare.
Quanto è importante partire bene per conquistare l’ambiente?
Noi sappiamo che c’è stato un cambiamento ma la squadra è pronta, è preparata, ha dei margini di miglioramento importanti, abbiamo visto ragazzi nuovi e giovani che dobbiamo aiutare e sostenere. Sarò ripetitivo, ma ho trovato una partecipazione del gruppo e una cultura del lavoro, una condivisione sulle nostre proposte importanti. Così ridurremo il tempo.
Questa diffidenza ha stimolato il gruppo a dare di più?
Taty è un giocatore forte cha bisogno di giocare, c’era un campione che ha fatto la storia che era Immobile. Quest’anno avrà più spazio, e la squadra lavorerà anche per lui. Io voglio che la squadra buchi centralmente e anche sull’esterno. I giocatori devono migliorare nell’attacco alla porta, lo stesso Dele-Bashiru è un ragazzo che ha grande potenzialità, che deve capire il nostro calcio e per fare questo deve allenarsi forte e giocare, noi gliene daremo la possibilità, abbiamo anche altri centrocampisti bravi e in crescita.
Lei è un allenatore che guarda alle gerarchie? Il mercato è finito?
Il mercato si fa se ci sono opportunità per migliorare la squadra. Nessuno può più giocare col nome sulla maglia, io qui ho giocatori bravi, ci sono tanti capitani, i ragazzi hanno atteggiamenti di grandissimo livello professionale e umano e questo trasmette ai più giovani la strada giusta su come si migliora e come si raggiungono gli obiettivi. Io non regalo nulla a nessuno.
Quanto conta questa vittoria?
I tre punti sono fondamentali, sempre, ma io non ho timore che la squadra possa sbagliare la partita. La partita noi non la possiamo sbagliare, il risultato poi dipenderà da tanti fattori. Noi non possiamo sbagliare la prestazione, mai. Questo è il primo tassello da mettere. Noi poi dobbiamo migliorare la velocità della manovra, ci arriveremo. I centrocampisti si abbassavano, Guendo è molto mobile e mi piace tantissimo, ormai non si gioca più in un calcio posizionale. Questa mobilità ci aiuta ma spesso oggi era eccessiva, ci abbassavamo troppo e svuotavamo là davanti. Nel secondo tempo siamo entrati meglio, poi è chiaro che si senta la fatica. I cambi li ho fatti perché abbiamo perso pressione e ci siamo abbassati.
Dele-Bashiru si è mosso molto, nella ripresa si è abbassato. Era una sua richiesta?
Il giocatore deve migliorare nelle posture, ha spesso una postura chiusa che non gli dà la possibilità di giocare indietro, infatti quando apre la spalla e si gira ha una fisicità devastante. Credetemi, non è facile, io ho visto il calcio dove ha giocato, per lui è uno stravolgimento completo, lui partecipa tanto, oggi l’ho voluto premiare.