LA STORIA
Nato a Parma nell’agosto del 1998, Nicholas Pierini nell’ultima stagione è stato uno dei pilastri del Venezia promosso in Seria A. Figlio d’arte di papà Alessandro, 207 partite in Serie A tra Udinese, Reggina, Fiorentina e Parma, Nicholas muove i primi passi in un piccolo club spagnolo: il Córdoba, squadra di cui il padre era collaboratore tecnico.
In Spagna il giovane Pierini affina la tecnica, sua caratteristica ancora oggi principale: “Ho potuto conoscere un calcio molto diverso. Negli allenamenti non c’era quasi mai corsa senza palla, tutto molto tecnico. In Italia è un lavoro molto più fisico e tattico.”
Finita l’esperienza spagnola, Pierini nel 2010 torna nella sua Parma. L’esperienza con i ducali durerà fino al 2015, quando il club emiliano sarà dichiarato fallito ufficialmente e i giocatori svincolati. Ad accogliere il talento dell’esterno ci pensa il Sassuolo, che lo recluta per la Primavera. Nel biennio passato in maglia neroverde, 2015-2017, Pierini si mette in mostra a suon gol e assist, conquistando anche il prestigioso Torneo di Viareggio nel 2017.
Le buone prestazioni con le giovanili del Sassuolo gli fruttano anche la prima chiamata tra i grandi, nella stagione 2017-2018 con Cristian Bucchi in panchina. Il debutto in Serie arriva il 29 ottobre 2017, in occasione di una gara persa 3-1 contro il Napoli. Pierini terminerà quella stagione totalizzando complessivamente 3 presenze in prima squadra.
Da quel momento in poi Pierini girerà diverse squadre, senza trovare mai la sua dimensione. Da li fino al 2021 inizierà una girandola di prestiti. Nella stagione 2018-2019 è lo Spezia ad accoglierlo. Con il club ligure totalizzerà 25 presenze con 5 reti messe a segno. Poi via ai prestiti a Cosenza, Ascoli e Modena: mi tutti e tre i casi Pierini non lascerà il segno.
Il sogno Serie A sembra svanito: il susseguirsi di cambiamenti, l’incostanza e la difficoltà di rimanere per più di una stagione nella stessa piazza creano all’interno di Pierini uno sconforto ma, nel 2021, l’esperienza al Cesena cambia tutto.
Nonostante l’inizio non semplice – “Ero fuori allenamento, non riuscivo a dare il meglio. Parlando con l’allenatore ho poi ritrovato quello stimolo e quella fiducia in me stesso”- in terra emiliana Pierini rinasce. In Serie C realizza 12 gol in 35 apparizioni, risultando uno dei giocatori più determinanti del campionato.
Le ottime prestazione con il club bianconero portano, nell’estate del 2022, alla chiamata del Venezia. Il club veneto, appena retrocesso in Serie B dopo un anno in A, punta su Pierini per la risalita. Maglia numero 10 e fiducia, sono questi gli ingredienti che porteranno Pierini a essere un punto cardine del Venezia.
Dopo una prima stagione di alti e bassi, la consacrazione avviene nello scorso campionato. Ivan Javorčić punta molto su di lui e Nicholas ricambia con 6 i gol e 8 gli assist in 43 gare. Numeri che hanno permesso a fine campionato di festeggiare l’ambita promozione in Serie A tramite play-off, che hanno visto Pierini protagonista con un gol e un assist nelle semifinali contro il Palermo.
Dopo tanti sacrifici e tante delusioni, ecco dunque la possibilità nel massimo campionato italiano: “Dopo diversi anni in cui le delusioni e gli scogli da superare erano sempre continui non ho mai smesso di crederci , non mi son mai dato per vinto e grazie ai miei compagni , staff , allenatore e un tifo di un altra categoria sono riuscito ad avere la giusta ricompensa per ogni sacrificio fatto e per ogni boccone amaro che ho dovuto mandar giù”. Inizia un nuovo capitolo per Nicholas Pierini, pronto a dimostrare il suo talento anche in Serie A.
CARATTERISTICHE E PERICOLI
Il debutto in Serie A di Pierini, salvo sorprese, sarà domenica sera all’Olimpico contro la Lazio. Il club biancoceleste, nonostante le principali minacce indicate siano altre (Oristano e Gytkjær su tutti) dovrà prestare particolarmente attenzione al fantasista italiano con la maglia numero 10.
Esterno d’attacco duttile e rapido nell’Venezia di Di Francesco, presentato con il 3-4-2-1, occuperà la posizione di trequartista sul centro sinistra. La posizione in campo però non deve ingannare, una delle qualità principali di Pierini è quella di svariare su tutto il fronte offensivo senza lasciare punti di riferimento. Può capitare, come visto nel match di Coppa Italia contro il Brescia, di vederlo muoversi costantemente sulla trequarti, sia a destra che a sinistra.
Partendo spesso largo, quasi da esterno, la caratteristica principale di Pierini è quella di venire in mezzo al campo e inserirsi tra le maglie della difesa avversaria (come siamo abituati a vedere con Zaccagni).
Dotato di una buona tecnica di base, l’esterno del Venezia è un abile dribblatore e un buon supporto in fase offensiva per i compagni.
In Lazio-Venezia agirà nella zona tra Lazzari e Casale, che potrebbero soffrire la tecnica e l’uno contro uno dell’esterno. I due difensori biancocelesti dovranno inoltre prestare attenzione a non farsi attrarre troppo dal pallone quando sarà nei piedi di Pierini, per evitare di lasciare scoperti i compagni di reparto Oristanio e Gytkjær.
Di Alessandro Sciacqua