Finisce 1-1 il match amichevole tra Southampton e Lazio. Decidono le reti nel primo tempo di Brereton Diaz e Castellanos. Di seguito il commento del nostro direttore, Guido De Angelis:
“Parto subito da un presupposto: speriamo di non vivere una partita come quella di Southampton durante la stagione. Perché tornare a casa con un solo punticino, dopo aver sfiorato a più riprese il gol della vittoria, colpito pali e traverse e aver avuto il controllo del gioco in quella maniera, avrebbe il sapore di una beffa clamorosa. Per fortuna si tratta solo di calcio d’agosto in versione non ufficiale.
Un’amichevole (neanche troppo, visto il nervosismo generale stile Frosinone) contro una formazione appena tornata in Premier League va comunque tenuta in considerazione. All’inizio si è vista una Lazio un po’ intimidita, rimasta nascosta – come l’aquila insegna – nel comfort del suo nido. E così per quasi mezz’ora. Poi devo dire che la squadra è uscita allo scoperto azionando con successo quel pressing su cui tanto sta lavorando mister Baroni. Non c’è una grande ricerca del possesso palla, ma quando si alza il ritmo molti avversari possono andare in difficoltà. Devo fare i complimenti a Castellanos, autore di un gol pazzesco, il più bello di questo precampionato. Finora ne ha segnati pochi, direi pochissimi, quasi tutti belli da vedere. Se ne arrivassero tanti ma “sporchi” saremmo felici lo stesso, anzi di più: glielo auguriamo di cuore. Un’altra sottolineatura la meritano Zaccagni e soprattutto Isaksen: spesso sono stato critico con lui, ieri invece mi è piaciuto, sia nella manovra sia nelle giocate, dimostrando almeno per una notte di meritare la cifra spesa lo scorso anno per acquistarlo. Tutte note positive che però non possono bastare. Per poter competere con i primi cinque-sei squali del campionato sono necessari due acquisti di qualità, esperienza e carisma. Sarebbe ingeneroso attribuire alla rosa attuale, sia pur di buon livello, la responsabilità di obiettivi più ambiziosi: se da un lato infatti appare quasi utopistico pensare di arrivare in fondo in Europa League, altrettanto si può dire di concorrere per un posto Champions. Poi nel calcio, si sa, tutto può succedere e qualsiasi pronostico corre il rischio di essere ribaltato. Spero, naturalmente, anche quello del sottoscritto”.