La Lazio batte 2-0 il Frosinone nella quinta gara di preparazione alla prossima stagione. Decidono due reti nella ripresa di Zaccagni e Vecino. Nervi tesi in campo, soprattutto nel primo tempo, dovuti da alcuni interventi dei padroni di casa tutt’altro che “amichevoli”. Di seguito il commento del nostro direttore, Guido De Angelis:
“Non ho mai dato troppo peso alle partite estive. Tutto sommato, malgrado quella di ieri non sia stata una prestazione chissà quanto indicativa, dobbiamo essere contenti per l’ennesima vittoria di questo precampionato. Fa un certo effetto vedere la Lazio orfana dei suoi riferimenti di questi anni: penso ovviamente a Ciro Immobile (che nel frattempo faceva impazzire i suoi nuovi tifosi in Turchia segnando una doppietta in finale), Luis Alberto e Felipe Anderson. A inizio gara i nuovi acquisti mi avevano dato l’impressione di giocare in scioltezza. Poi invece la Lazio si è fermata, concedendo più di qualcosa al Frosinone, senza mai rubare l’occhio. Sia chiaro: qualsiasi giudizio definitivo, in questa fase di inserimento per alcuni e di carburazione per altri rischierebbe di essere un esercizio presuntuoso e superficiale. Ciò che tuttavia mi preme sottolineare è la sensazione di una squadra che fatica non poco sotto porta. Lo stesso Castellanos mi è sembrato molto lontano dall’attaccante di cui avremmo bisogno. Spero solo che la società si renda conto di quanto sarebbe importante sfruttare queste ultime settimane di mercato per aggiungere qualità e personalità in una rosa dai contenuti troppo incerti. Non resta che augurare buon lavoro a mister Baroni, ieri sera sostenuto anche dai tifosi presenti a Frosinone, che in migliaia hanno dato il loro apporto alla squadra. Un’ultima ma doverosa riflessione. Falli duri, interventi ai limiti (ne sa qualcosa il nostro Zaccagni), aria da rissa più che da sgambata estiva. Qualcuno lo aveva immaginato, visto anche il precedente di qualche mese fa con Guendouzi protagonista. La domanda sorge spontanea: era proprio necessaria questa amichevole?”