Top & Flop – Bocciati Noslin, Tchaouna e Dele-Bashiru; bene Lazzari e capitan Zaccagni

Al termine di Frosinone-Lazio, ecco i migliori e peggiori tra le aquile del match dello Stirpe.

LAZIO PRIMO TEMPO (4-2-3-1): Provedel; Lazzari, Casale, Patric, Pellegrini; Guendouzi, Cataldi; Tchaouna, Dele-Bashiru, Zaccagni; Noslin.

TOP

ZACCAGNI 6,5 – Unica nota lieta del primo tempo: subisce una marea di calcioni, compreso un intervento killer del georgiano Kvernadze, che era da rosso. Si viene a prendere la sfera, la smista a tutto campo, per due volte ha la chance di trovare l’assist vincente ma ritarda troppo l’ultimo passaggio. Spesso a terra, viene bersagliato dai rivali e dovrà essere salvaguardato.

LAZZARI 6,5 – Sempre qualche problema al cross, ma tantissima corsa e tanti inserimenti. E’ il più in forma dell’11 della prima frazione, e farebbe ammonire prima Marchizza e poi Kvernadze, ma l’arbitro lascia i cartellini nel taschino. Una furia.

FLOP

TCHAOUNA – NOSLIN 5 – Nettamente insufficienti. L’ex Salernitana è un fantasma: una sgroppata nei primi cinque minuti di gioco, poi scompare per quaranta minuti in cui tocca la palla due sole volte, per mettere al centro due cross troppo corti. Acerbo, è apparso ancora in grandissima difficoltà a questi livelli. L’ex Verona, invece, si è mosso molto, ma con i tempi sbagliati, e per due volte non ha fatto il movimento giusto in area di rigore, mancando così quello che sarebbe stato l’appoggio in porta. La Lazio, davanti, è stata assolutamente inconsistente.

DELE-BASHIRU 5 – Un ottimo inserimento su assist di Lazzari per vie centrali, ma tanta tanta fatica a controllare il pallone e una tecnica di base ampiamente rivedibile. Al primo pallone della partita incespica, poi per due volte consecutive controlla la sfera a un metro. La perde più volte e commette fallo. Fisicamente c’è, ma servirà ben altro.

PELLEGRINI 4,5 – Sbaglia tutto ciò che si può sbagliare: prima un’apertura in fallo laterale, poi una serie di falli tattici da chi arriva sempre in ritardo e non può fare altro che mettere a terra il rivale. Un tiro in Curva, interventi fuori tempo, alla mezz’ora causa un contropiede potenzialmente pericoloso sbagliando l’appoggio facile facile per Zaccagni e rimanendo alto. Uscita disastrosa.

DI MARCO (arbitro) 4 – Arbitraggio da horror, non espelle Gelli che tira i capelli a Guendouzi, poi non caccia Kvernadze per entrata killer su Zaccagni. Il georgiano era stato già graziato su Lazzari, fermato con la maglia strappata a campo aperto. Conduzione della partita pessima, non ce l’ha mai in pugno e la gara si trasforma in una corrida. Va bene voler sorvolare in un’amichevole, ma se ci sono due interventi “assassini”, vanno sanzionati.

LAZIO SECONDO TEMPO (4-4-2) – Provedel (dal 70′ Mandas), Lazzari (dal 70′ Hysaj), Romagnoli, Patric, Marusic; Rovella Vecino; Zaccagni (dal 70′ Akpa Akpro), Tchaouna (dal 60′ Isaksen); Noslin (dal 60′ Pedro), Castellanos.

TOP

ZACCAGNI 7 – Non demorde e rientra in campo nonostante l’intervento-killer subito nel primo tempo. Continua a giocare con la squadra e su assist di Pedro trova al 65′ un bel gol.

PATRIC 7 – Un’ottima prestazione, tante chiusure puntuali rese semplici da un senso della posizione imparato con Sarri. Il più sicuro del reparto, meglio sia di Casale che di Romagnoli. Al 70′ si prende la fascia di capitano con l’uscita dal campo di Zaccagni. Esce all’88’ per Ruggeri dopo una gara quasi perfetta.

VECINO 6,5 – La solita performance: quasi non si vede, ma determina. E ha un senso dell’inserimento unico: al 93′ sigla di testa la rete del raddoppio per il 2-0 finale.

FLOP

NOSLIN 5 – Un colpo di testa flebile che è un passaggio a Cerofolini, ma anche due chance colossali sprecate. Al 48′ Rovella gli offre un pallone da spedire in porta da due metri a porta vuota, lui mette fuori. Due minuti dopo, solo davanti al portiere deve solo incrociare, ma trova lo scarpino del portiere.

AKPA AKPRO 5,5 – Si ritrova a giocare unico trequartista della Lazio dopo due parentesi tra Empoli e Monza. Fa fatica.

ISAKSEN 4,5 – Entra in campo per l’ultima mezzora e non ne fa una giusta. Morbido, leggero, passa il pallone al portiere con un sinistro rasoterra debole su velo di Vecino, poi sbaglia praticamente tutti gli appoggi e ostenta un atteggiamento veramente desolante. Malinconico.

TATY CASTELLANOS 4,5 – Quello di questa sera fa chiedere per quale motivo siano state rifiutate le offerte del Girona. Entra al 46′ e in un tempo intero tocca una sola volta (letteralmente) il pallone, perdendo tra l’altro tutti i duelli aerei. Non è partito per Frosinone.

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Pensieri e parole di
Guido De Angelis

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