Lazio, Muñoz: “Iniesta un idolo, sogno la Serie A”

Uno dei nuovi volti della Lazio è Cristòbal “Cristo” Muñoz, arrivato a parametro zero dal Barcellona. Il giovane spagnolo si è raccontano ai microfoni di Lazio Style Channel parlando della sua storia, dell’arrivo nella Capitale e del suo idolo, Andrés Iniesta.
Di seguito le sue dichiarazioni:

“A 12 anni ho lasciato la mia famiglia per andare al Barcellona e lì è iniziata la mia carriera. Fin da piccolo è stato uno step importante che mi ha aiutato a crescere sia come persona che come giocatore, perché essendo molto giovane lasciare la mia famiglia e i miei amici è stato molto difficile. La scuola del Barcellona ha lasciato un segno nella mia vita. È un club importante ed essendoci stato fin da piccolo è stato un motivo di grande responsabilità. Sono stato 7 anni lì e ho imparato tantissimo, grazie a loro ho tirato fuori il meglio di me. A livello calcistico credo sia una scuola di livello mondiale. Il mio idolo è Iniesta, non solo per i gol ai Mondiali ma soprattutto per quello che ha fatto per la Spagna e per il Barcellona. Giocando nel suo ruolo ho sempre cercato di emularlo fin da piccolo guardando i suoi video. Per me è stato un onore aver condiviso gli stessi ambienti. Chi vuole giocare in questo ruolo deve guardare i video di Iniesta”.

“Per me la famiglia è tutto, soprattutto quando sei costretto a lasciarla da piccolo. Lì capisci quanto è veramente importante. Il numero 10 mi è sempre piaciuto, è sempre stato accostato ai fuoriclasse. Tutti i più grandi calciatori hanno avuto quel numero sulle spalle. Il punto di svolta nella mia vita è stato quando sono andato al Barcellona, mai mi sarei aspettato una chiamata del genere. Quando ti ritrovi a giocare con quello stemma sul petto, avverti una responsabilità enorme. All’inizio senti molta pressione perché molta gente ti guarda, ma il club trasmette valori forti: attitudine al lavoro, tenere certi comportamenti, devi essere un esempio per la gente. Questo mi ha migliorato come persona e mi ha aiutato a maturare”.

“Anche se sono arrivato da poco, alla Lazio ho ricevuto una grande accoglienza. Giocare con Patric, Gila e Pedro sarebbe fantastico, spero di conoscerli presto e allenarmi con loro. Per me è una grande fortuna avere una piccola colonia spagnola perché sono sicuro che mi aiuterà ad ambientarmi. Quando ho saputo dell’interesse della Lazio è stato molto emozionante, è un club che già conoscevo. Ho anche una maglia della Lazio a casa della stagione 2019/20. È stata l’unica squadra che ha mostrato un serio interesse nei miei confronti. Ho sempre sognato di giocare in Italia: sia il paese che il campionato mi hanno sempre affascinato”.

“Quello che ha fatto Yamal non mi sorprende. Abbiamo condiviso il campo, eravamo consapevoli che prima o poi sarebbe esploso. A livello di talento è il miglior giocatore con cui io abbia mai giocato. Restiamo con i piedi per terra, ma pensando in grande mi vedo a giocare in Serie A e a vivere di calcio. Soprattutto voglio dare soddisfazioni alla mia famiglia, che sia orgogliosa di me, che mi veda realizzato e competere ad alti livelli”.

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