La fascia della discordia. Sembra assumere i contorni di un grande rebus, la questione legata alla nuova fascia di capitano della Lazio. Con l’addio di Ciro Immobile, già in tanti dei “senatori” della squadra si erano espressi, anche pubblicamente, per Danilo Cataldi, il più longevo dei calciatori rimasti nella rosa attuale. Nelle scorse settimane, anche altri due dei papabili, come Adam Marusic e Ivan Provedel si erano espressi a chiare lettere, senza alcun tipo di dubbio: “Per noi il capitano è Cataldi“.
Durante la conferenza di fine ritiro di Auronzo di Cadore, il nuovo tecnico Marco Baroni aveva procrastinato il verdetto alle prossime settimane, parlando di una decisione ancora da maturare. Eppure, nel primo pomeriggio di oggi, l’allenatore ha comunicato alla squadra, direttamente a Rostock, che il capitano della nuova stagione sarà Mattia Zaccagni. “È una scelta mia, ho fatto una riunione e l’ho comunicato alla squadra. È una scelta attenta e ponderata, dopo il ritiro avevo detto della presenza di tanti capitani. Mi interessavano due cose: rappresentatività interna ed esterna. Ho individuato Zaccagni perché è Nazionale, ha rinnovato di recente, ha talento e ha la responsabilità di portare la fascia proprio per quella rappresentatività. Ne abbiamo parlato, lui deve essere bravo perché negli atteggiamenti il capitano non deve mai sbagliare. Sono convinto sia pronto“. Così ha motivato il tecnico di Firenze ai microfoni ufficiali del club al termine dell’amichevole disputata e vinta in terra tedesca (0-3) contro la compagine dell’Hansa. Ma la questione è tutt’altro che chiusa. Infatti, la decisione dell’ex Lecce e Verona ha colto un po’ tutti di sorpresa, lasciando sgomenti e perplessi specialmente i calciatori che si aspettavano di vederla sul braccio di Cataldi, in biancoceleste dal lontano 2006. Le alternative della squadra erano Patric e Provedel. Eppure, sembra aver prevalso la linea della società. Nella ripresa, al momento dell’ingresso in campo di Cataldi (al 46′), la fascia è rimasta sul braccio di Zaccagni, che poi ha lasciato il rettangolo verde al minuto 61 per fare entrare Pedro. A quel punto, prima di accomodarsi in panchina, Zaccagni ha passato la fascia a Danilo, che visibilmente deluso l’ha girata a Patric fino al fischio finale.
Alla fine del match la scelta dell’allenatore non è passata inosservata agli occhi di un capitano storico come Stefan Radu, che su Instagram ha condiviso una storia che parla chiaro, immortalando il momento (risalente a un vecchio Lazio-Fiorentina) in cui Radu stesso e Stefano Mauri incoronavano capitano il romano classe 1994, che all’epoca si disse commosso e onorato del gesto. Il difensore romeno ha anche taggato l’ex compagno, come a volergli fare arrivare tutto il suo sostegno.
Alle ore 18.00, ad un’ora abbondante dalla fine del match tra Hansa Rostock e Lazio, è arrivata anche la seconda ufficializzazione del capitano 2024/25. Lo stesso Mattia Zaccagni ha scritto su Instagram in un post: “Essere capitano è un privilegio ma significa anche grande responsabilità. Mi impegnerò e darò tutto me stesso a tifosi, squadra e società per onorare questa fascia al massimo. Dopotutto la eredito da un grande capitano” (Immobile, ndr).
Insomma, Baroni e Zaccagni sembrano aver reso definitiva la scelta della discordia, ma la faccenda è destinata a non finire qui. Con buona pace di chi sperava che potesse essere evitato un altro caso spinoso, dopo l’arcinota querelle Biglia-Candreva. Corsi e ricorsi storici.