La Lazio chiude il ritiro di Auronzo di Cadore con un pareggio contro la Triestina. Dal ritiro è intervenuto il nuovo allenatore del club, Marco Baroni, che ha fatto un punto su questi 10 giorni.
Sul ritiro
Ringrazio tutta la squadra, ho trovato una partecipazione e una disponibilità che non erano scontate, tutt’altro. È un gruppo di ragazzi unito, che ha una grande cultura del lavoro, che per noi è fondamentale. Abbiamo lavorato duro, gli allenamenti sono stati tosti, ma per andare forte bisogna allenarsi forte. Anche alcune problematiche che abbiamo avuto a livello di infortuni sono state in linea con i carichi di lavoro duri che abbiamo imposto. L’obiettivo di questa partita con la Triestina era quello di non avere infortuni.
Sulla seconda parte del mercato
Ci saranno da fare delle uscite, la società sa benissimo cosa dobbiamo fare, ma questo gruppo sta lavorando bene. Stiamo cercando di partire, a livello di concetti, da una mobilità offensiva maggiore, anche dei centrocampisti.
Sul trequartista
Guendouzi può fare il treequartista, come Castrovilli e Dele-Bashiru. Andremo a lavorare sull’impianto a quattro, i vertici dovranno dare beneficio alla costruzione offensiva.
Sul capitano della squadra
Qui ci sono tanti capitani, questo è un aspetto importante che vorrei sottolineare. Questa scelta, comunque, la comunicherò prima alla squadra nelle prossime settimane, poi la conoscerete.
Sul centravanti
Noslin e Castellanos dobbiamo servirli meglio, anche nella profondità, ci riusciremo. Sono due giocatori che mi piacciono perché si muovono e hanno capacità di tiro. Dobbiamo lavorare tanto, questo sì, sull’attacco della porta.
Sulla mancanza di un fuoriclasse in avanti
Queste gare fanno poco testo, sono stati due test impegnativi, gli avversari hanno giocato un calcio solido e duro. La qualità serve sempre alla squadra, ma dobbiamo trovarla anche noi nei nostri interpreti. Dopo lo sviluppo c’è la zona di rifinitura, dove possiamo migliorare tanto, abbiamo la qualità per farlo e dobbiamo crederci. Noslin per esempio si muove molto. Credo molto nella mobiltià offensiva, anche fuori posizione, specie contro le retroguardie più chiuse.
Sui nuovi innesti
Abbiamo preso dal mercato dei giocatori che ci servivano, ragazzi giovani e interessanti, però dobbiamo essere veloci a farli integrare. Con la società e il presidente sono costantemente in contatto, sul mercato abbiamo fatto la prima fase, ora si alzerà anche il livello delle partite che giocheremo e poi andremo a vedere cosa ci manca, per fortuna c’è ancora tanto tempo in questa sessione di mercato. Ora ho un organico su cui lavorare, poi se ci sarà la possibilità e le occasioni saremo vigili. Sui nuovi sono contento, davvero.
Su Isaksen
Sono contento anche molto di Isaksen, che per me è importante. Io credo che quest’anno potrà essere la sua stagione. Serve sempre del tempo per capire il calcio di un allenatore e integrarsi, per entrare nella nostra cultura di lavoro. Gustav mette tanta attenzione e ha grandi margini di miglioramento. Ci puntiamo.
Su Castrovilli
Noi stiamo cercando di lavorare sulla mobilità da parte dei centrocampisti. Gaetano ha corsa, qualità e tiro, ha tutto e ci può dare una grande mano. Tutti si devono adoperare, lui può avere libertà di movimento quando abbiamo la palla.
Su Mandas
Si parte da 47 agare, noi ne vogliamo fare molte di più. Servirà l’aiuto di tutti, tutti avranno le loro occasioni, compreso Christos.
Sulla difesa
Non manca niente. È una difesa forte. Guardo sempre avanti, non torno indietro. Oggi il gol è stato casuale. Lavoreremo sempre meglio.
Sui tifosi
Devo ringraziarli, ci hanno accolto bene, ho sentito tanto affetto da questo punto di vista. Hanno visto gente che lavora. I primi a muovere questo attaccamento alla maglia dobbiamo essere noi nel nostro lavoro.
Su Rovella
È al centro del progetto. Ho parlato con lui, ma gli chiedevo le sue impressioni anche dal punto di vista fisico. Il calciatore non è solo nelle gambe, è anche nella testa e nel petto. Il lavoro nostro è questo.