Nel corso della trasmissione “Quelli che hanno portato il calcio a Roma”, in onda sulle frequenze dei 98.100 di Radiosei, il nostro diretto Guido De Angelis ha aperto il programma con il suo consueto editoriale. Di seguito le sue parole: “
“Questa mattina vorrei parlare della questione abbonamenti. Io sono sempre stato dalla parte del sì, ho sempre votato per l’abbonamento. Sapete come la penso, quando gioca la Lazio io non ne posso fare a meno, è una cosa genetica. Non riesco a non fare l’abbonamento, è più forte di me. Oggi pomeriggio andrò ad abbonarmi, per me è un piacere. Mi sento importante con la tessera in mano. Mi fa strano perché, dopo tutto quello che è successo, io no vedo l’ora. Ho sempre discusso con chi si basa sul mercato per fare l’abbonamento. La scorsa stagione avevamo risolto questo problema superando quota trentamila ma in un anno c’è stata una catastrofe nell’ambiente Lazio. Io non dirò ovviamente che chi non si abbona non è laziale. Una volta mi infilai nella sede della Lazio dicendo a Chinaglia e Felice Pulici di fare una tessera apposita per i più piccoli, facendo pagare di meno i ragazzi fino ai 16 anni. Ci fu una bella discussione. Giorgio era molto entusiasta, Felice cercava di capire prima la fattibilità. Alla fine riuscii nel mio intento e venne fatto. L’abbonamento è un segno di appartenenza.
In questi momenti, con la Lazio in difficoltà, mi ci lego di più. Quando la vedo così sento ancora di più il bisogno di starle vicino. I tifosi giustamente non sono contenti della campagna acquisti, anche perché sono partiti giocatori importanti. Rischiamo di perdere per strada altri tifosi, soprattutto i più piccoli. C’è bisogno di giocatori importanti, che portino entusiasmo alla piazza.
Dichiarazioni di Lotito? Alcune volte meglio evitare di parlare. Se si dicono queste cose è normale che il tifoso venga allontanato. Il suggerimento che do al Presidente è quello di stare attento alle domande, molto spesso provocatorie.
Difficile che Castrovilli possa essere l’alternativa di Greenwood, credo che un suo arrivo dipenda dall’uscita di Cataldi. Mi dispiace per Danilo, avrebbe meritato la fascia da capitano”.