“Quelli che…”, Bezzi: “Pessimista su Greenwood. Quota gol bassa. Baroni? Grande lavoratore”

Nel corso della trasmissione “Quelli che hanno portato il calcio a Roma”, in onda sulle frequenze dei 98.100 di Radiosei Gianni Walter Bezzi, noto giornalista, è intervenuto per fare un punto sulla situazione attuale in casa Lazio. Di seguito le sue parole:

-Immobile: “Notizia che non mi aspettavo. Già da giorni girava la voce che potesse andare via ma non credevo accadesse. Se è andato via è perché probabilmente si sentiva distaccato da questo club. È un altro tassello negativo di questi ultimi mesi. Non doveva finire così la sua storia. Le ultime due stagioni non gli hanno permesso di rendere al massimo ma lui in campo ha dato tutto. Se la società avesse preso prima un altro attaccate in grado di farlo rifiatare forse non avrebbe avuto quei problemi. Mi ha emozionato la scena vista in Turchia. È stato accolto come un imperatore. Probabilmente non si è più sentito al centro dello spogliatoio e ha preso questa decisione. La scelta non è economica, aveva bisogno di stimoli. Quando vengono a mancare si riduce la possibilità di rendere al meglio. È una pagina buia. Mi dispiace che Baroni non si sia imposto, questo significa che è una conduzione societaria. L’allenatore avrà solo il compito di valorizzare i colpi del direttore sportivo. Alla Lazio c’è un attaccano con due giocatori, Noslin e Castellanos, pagati molto di più rispetto ad altri attaccanti che hanno fatto la storia di questo club. Sono centravanti che non hanno mai superato la doppia cifra, se gli attaccanti non segnano non si può gestire la stagione. Ho sperato potessero arrivare Simeone o Milik. C’è una grande crisi d’identità che i tifosi avvertono”.

-Greenwood: L’ho sempre guardata con perplessità. C’è una differenza importante tra domanda e offerta. Il Presidente parla di operazioni di disturbo di altre società, dando sempre la colpa agli altri. Sono situazione da fume negli occhi, credo che non arriverà anche se la sua cessione non è definita. Bellingham jr potrebbe essere un giocatore interessante ma parliamo sempre di giocatori che vengono dalla Serie B inglese. Alla Lazio mancano i gol. Quando le squadre hanno gli attaccanti che segnano poi vincono, lo abbiamo visto con l’Argentina e Lautaro. Questo è un problema che, non solo la Lazio, deve risolvere. Il centravanti è decisivo, anche Guardiola per vincere ha avuto bisogno di Haaland. Sotto questo punto di vista sono preoccupato, un giocatore importante serve. Il problema del gol c’è. Guardo questa Serie A e l’interrogativo me lo pongo, ci sono tante squadre di livello e la Lazio attualmente mi sembra dietro a tutte”.

-Entusiasmo: “L’entusiasmo si può accedere con un colpo inatteso che la gente non si aspetta. Servirebbe anche più empatia con il tifoso, le battute di ieri sono simpatiche ma andrebbero evitate. Se in 20 anni di società nonostante alcuni trofei il rapporto non è decollato va fatto di più. Sicuramente se arrivassero giocatori importanti la gente guarderebbe con più fiducia alla prossima stagione. Anche altre società magari non parlano molto ma poi fanno il grande colpo facendo centro sul tifoso. Sarri doveva essere il valore aggiunto e se ne è andato via, stessa cosa con Tudor. Questi avvenimenti portano a fare delle riflessioni”.

-Baroni: “Lo conosco da quando allenava la Juventus Primavera, è una persona che lavora molto bene e sa come gestire i giovani. Questa è una squadra che è un mix tra giovani ed esperti, lui in questo sarà intelligente nel capire i calciatori facendogli tirare fuori il massimo. Sbagliato chiedergli di fare troppo, sono sicuro che entrerà in bei rapporti con i tifosi laziali”.

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