Nel corso della trasmissione odierna di “Quelli che hanno portato il calcio a Roma”, in onda sulle frequenze dei 98.100 di Radiosei Alessandro Cochi, delegato alle politiche sportive al Comune di Roma, è intervenuto in diretta. Di seguito le sue parole:
“Emozioni ed amarezza per la questione Immobile. Dispiace per la mancata programmazione e per il fatto che quattro top player se ne siano andati in un anno. C’è una situazione allo sbando e non va bene, sono preoccupato. Questo pubblico non merita ciò, si rischia di passare dall’altro lato della classifica. Con Immobile è finito un ciclo, ma ad oggi quale sarebbe l’alternativa. 4000 abbonati sono un segnale. Se io vedessi una manifestazione del genere mi farei delle domande. Se c’è un malcontento è per un motivo specifico, servirebbe auto-critica.
Baroni? Allenatore che lo scorso anno si è salvato, la Lazio ha altre ambizioni. Immobile tra le due parti è stata quella più intelligente. La società doveva fare qualcosa per salutarlo. Stiamo parlando di una società che non ha salutato neanche Lulic. Io vedo una barca che affonda, spero di essere smentito. Probabilmente il presidente è distratto da altre cose.
Oggi è importante il modo in cui ti poni. A questo punto devo pensare male anche per il Flaminio. Lo stadio è stato proposto 13 anni fa e il discorso ritorna ora, durante una contestazione.
Ad un genitore dico di sperare di avere presto un giocatore simbolo, ma la maglia è la maglia. Tifiamo una squadra che ha passato momenti grigi ma il popolo laziale c’è sempre stato. Bisogna essere sempre orgogliosi della Lazio”.