Nel corso della mattinata di “Quelli che hanno portato il calcio a Roma”, in onda sulle frequenze dei 98.100 di Radiosei, il nostro direttore Guido De Angelis si è espresso sul momento attuale in casa Lazio. Di seguito le sue parole:
-Su Greenwood: “Il fatto che Fabiani parta per l’Inghilterra ci dà la sensazione che la cosa potrebbe essere seria fino in fondo, le cose si fanno così. Quando eravamo una squadra di livello mondiale Cragnotti partiva per le trattative, lo fece anche Oddi per Gascoigne. Bisogna andare sul posto le cose si fanno così, non con le telefonate. Da qui a dire che Greenwood arriverà ce ne vuole, ma questo è un dato significativo. La Lazio sa che il Marsiglia è un avversario forte ma può approfittare della situazione in casa francese. Se parte ci sono buone speranze, altrimenti sarà molto difficile”.
-Su Immobile: “Di Ciro parleremo per tanto tempo. A caldo rischiamo di dire cose inutili. Nei prossimi giorni bisognerà capire perché si è arrivati a questo punto. Vorrei sentire sia Immobile che società, fino a quel giorno non mi sbilancio. Dico solo che Ciro è una leggenda della Lazio, ce ne accorgeremo nel tempo. Dopo Chinaglia è stato il giocatore più amato. Non si sa perché poi tutti i nostri attaccanti escono di scena male. Immobile ha fatto nella Lazio qualcosa di pazzesco, sarà ricordato per sempre. Ciro è stato un pezzo di storia strepitoso. Dispiace che finisca la sua avventura, nei prossimi anni poteva segnare ancora. Lazio e Immobile avrebbero dovuto gestire la situazione meglio, ma non voglio dare la colpa a nessuno. Sarebbe stato bello vedere Ciro chiudere la carriera a Roma. Il calcio non ci regala favole che finiscono bene. Conferenza stampa? Deve essere fatta solo di ringrazianti, altrimenti meglio non farla. Bisogna evitare conflitti. C’è stato qualche problema tra il presidente e Immobile, avrebbero dovuto fare un passo indietro entrambi. Ora bisognerà iniziare da zero, Ciro ti portava gente allo stadio e vendeva le maglie, ora cosa succederà…”