Nel corso della trasmissione “Quelli che…” in onda sui 98.100 di Radiosei è intervenuto Alessandro Onorato assessore al Turismo, Grandi Eventi e Sport, per commentare la situazione legata allo Stadio Flaminio. Di seguito le sue parole:
INCONTRO IN CAMPIDOGLIO – “Se ci saranno i presupposti dipenderà sempre dal presidente Lotito. Lui si è presentato con un gruppo variegato, fra cui il nipote dell’architetto Nervi. È stato un incontro interlocutorio e positivo in vista dei primi passi che il Comune vorrebbe fare ad ottobre. Mi sembra che abbiano le idee chiare. La priorità è recuperare il Flaminio, davanti a progetti seri si possono superare eventuali problemi, bisogna sfatare questo mito per il quale non si possono fare gli stadi in città. Ad oggi il progetto della Lazio non è ancora stato presentato, non c’è stata nessuna richiesta da parte di Lotito, se vorrà fare questo progetto tutto il sostegno economico dovrà uscire dalle casse della S.S. Lazio Spa, questo il presidente lo sa bene e non ha altre mire, credo che abbia voluto, con grande garbo istituzionale, dire al Sindaco Gualtieri che stava lavorando su questa ipotesi. In questa città abbiamo un’impiantistica sportiva vecchia, che deve essere trasformata, perciò se un privato vuole investire ben venga. Il presidente ha in mente un impianto da 50.000 posti e dal costo di circa 250 milioni di euro, poi ci saranno cose che andranno considerate, come la mobilità, ma tutto si può affrontare. Se non arriveranno i privati, il Flaminio verrà preso dalla pubblica amministrazione. Prossimo incontro? Ad ottobre il presidente ha intenzione di arrivare con un piano di prefattibilità, vedremo al ritorno dell’estate cosa ci sarà di concreto. Inoltre ci tengo a dire che il nipote di Nervi è stato molto propostivo, sostenendo che vada valorizzata la struttura. Priorità della Lazio? Non esistnono priorità, esiste la serietà e i progetti, poi tutto il mondo sa che il Flaminio è legato a questa squadra”.