Lazio, è tornata la zona Caicedo: terza vittoria in extremis, ancora grazie…ai cambi!

 

di Niccolò Faccini

E’ tornata la zona Caicedo, questa volta nella Lazio di Sarri. Già, perché se tra 2019 e 2021 Felipe Caicedo aveva riscritto la storia della zona Cesarini, segnando reti decisive nel recupero (da Sassuolo a Juventus, da Cagliari a Spezia e Crotone), sotto la gestione Sarri la Lazio raramente aveva trovato gol da tre punti negli ultimi dieci minuti di gioco. Sì, erano arrivati pareggi anche insperati – come il 2-2 col Lecce della scorsa stagione o il 2-2 a Torino con la Juventus nella penultima giornata della stagione 2021/22 – ma i gol nel finale erano stati più che altro incassati (e non siglati) dalle aquile: si pensi ai gol di Tonali e Fabian Ruiz nei recuperi di Lazio-Milan e Lazio-Napoli ormai due anni fa, ma anche al 4-4 di Arslan in Lazio-Udinese o al 2-2 di de Roon in Atalanta-Lazio nella stessa stagione, o ancora alla vittoria dell’Inter dello scorso anno a San Siro (dal vantaggio di Anderson al 3-1 finale, tutto negli ultimi 10 minuti) e al pareggio dell’Empoli all’Olimpico (2-2 finale). Nelle prime due annate di Sarri sulla panchina della Lazio, soltanto in due circostanze la Lazio aveva vinto nei dieci minuti finali le gare che erano sul pareggio all’ottantesimo: con Acerbi in Spezia-Lazio 3-4 nella stagione 2021/22 e con Milinkovic in Lazio-Cremonese 3-2, penultima giornata della stagione scorsa. In questa stagione, invece, nel giro di un mese sono arrivate ben tre vittorie “in extremis”, con Atalanta (3-2), Celtic (1-2) e Fiorentina (1-0). In tutte e tre le circostanze sono stati decisivi gli “uomini di Sarri”: con Atalanta e Fiorentina è stato decisivo Vecino, con il Celtic in Champions è stato Pedro a segnare il gol da tre punti. Senza considerare il gol di Provedel con l’Atletico Madrid, che è valso come una vittoria all’esordio casalingo in coppa dei Campioni. In tutte e tre le circostanze – Atalanta, Celtic e Fiorentina – l’hanno decisa i cambi: Vecino con la Dea, Pedro e Guendouzi con il Celtic, Pedro e Vecino con la Viola. E se la Lazio, dal 2016 ad oggi, era stata abituata a dipendere quasi del tutto dalle due mezzali Milinkovic e Luis Alberto, la particolarità di queste tre vittorie è che la Lazio ha vinto la gara in tutti e tre i casi dopo l’uscita dal campo dello spagnolo Luis Alberto. In due di questi tre casi, cioè con Celtic e Fiorentina, la compagine capitolina ha beneficiato di un gol annullato col VAR ai rivali, rispettivamente quello di Palma a Glasgow e di Beltran con i toscani. Sta diventando una costante, se si considera il gol di Gimenez del Feyenoord annullato mercoledì sera nella terza giornata del gruppo E di Champions League. La Lazio di Sarri sa vincere anche in extremis, anche all’ultimo pallone del match. Felipe Caicedo esulta via social, la zona-Caicedo sta diventando la zona-Sarri.

 

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